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Critiche

Fabrizio Annini, il Resto del Carlino, 15 Aprile, 1980

PostDateIconDomenica 30 Dicembre 2007 22:06 | PDF | Stampa | E-mail

La ritualità contadina rinnovata da “La Macina”,

“Riuscitissimo concerto del Gruppo popolare “La Macina” sul palcoscenico del Teatro Sperimentale di Ancona. E’ stata, senz’altro, una delle migliori serate allestite dagli organizzatori di Via Redipuglia a dimostrazione che il folclore, se presentato con semplicità e gusto, sa suscitare entusiasmo e rinnovato interesse per il patrimonio di tradizioni, riti e costumanze della regione marchigiana, in generale e della provincia anconetana in particolare.                                          I componenti del Gruppo La Macina, si sono fatti apprezzare per la coralità di primo ordine, per la “ricercatezza” e suggestione dei pezzi proposti, per la spontaneità con la quale hanno saputo porgere al pubblico il frutto della loro lunga indagine etnomusicologica.                                                         L'evocazione dei momenti di duor lavoro, raccolti dallaviva voce di ex-filandare dello jesino, cantilene, canti rituali come "La Pasquella" e il "Cantamaggio", recuperati all'ormai dispersa tradizone contadina, canti iterativi come "L'Anatra" o "La cena della sposa" ricchi di umorismo schietto e spontaneo, sono stati il piatto forte dei simpaticissimo collettivo musicale. Ad ogni esecuzione, i giovani della Macina hanno fatto precedere una puntuale e preziosa presentazione dei vari pezzi: ci si è così trovati di fronte ad una completa celebrazione di quella ritualità contadina che varrebbe la pena di recuperare e salvaguardare con una diffusione la più ampia possibile.                                                                                    Al termine della bella esibizione, un caloroso applauso ha tributato il chiaro successo della pregevole formazione folclorica marchigiana.”

Fabrizio Annini, il Resto del Carlino, Martedì 15 Aprile, 1980

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Luis CABASES , l’Unità , 11 Luglio, 2004

PostDateIconSabato 29 Dicembre 2007 22:11 | PDF | Stampa | E-mail

 

"[...]  L'edizione 2004 dell' On The Road Festival oggi premia i vincitori e tira giù il sipario, stasera alle 21,30, con un concerto congiunto, come avviene da tempo in una sorta di contaminazione tra il folk ed il rock, tra le storie delle persone e la passione politica, della Macina e dei Gang, ovvero Gastone Pietrucci e i fratelli Severini. Tradizione per il primo, protesta sociale e antagonista per i fratelli marchigiani, musica e parole insieme (un auspicio per la sinistra...) per un'Italia che non può più aspettare di cambiare."

Luis Cabases, l'Unità, Domenica 11 Luglio, 2004

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Francesco SCARABICCHI , Ancona, 2 Maggio, 2006

PostDateIconVenerdì 28 Dicembre 2007 22:22 | PDF | Stampa | E-mail

"Se dovessi trovare un solo grano incandescente di bellezza in quest'opera di Gastone Pietrucci e de La Macina, ("Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto" Volume II) con tutti i doni, gli apporti e i miracoli di presenze che si accendono, via via, come luci sulla costa, come lumi vivi negli interni delle case, direi che quel grano è la grazia che si veste di cupezza e incanto, di sapienza e ombra, di chiarità e buio. Moderna quel tanto che basta per confermare un'antichità che è, insieme, tradizione e ricerca, via contraria e maestra, il secondo "capitolo" della trilogia si avvale di una folla di etnie popolari che proprio dalla loro estrazione e dai calchi delle diverse epoche ricevono un'aristocrazia indelebile. Non so se quest'Italia sia più umile, secondo l'etimo di Dante e Pasolini, ma certo conferma la vocazione al canto, ferita della pietà e catena, lino notturno e oro.
Le "voci" di Gastone entrano in sintonia con l'esperta e plurale sapienza dei viaggiatori che con lui percorrono il sentiero, eccellenti passeggeri d'avventura, provvidi residenti di queste "stazioni di posta" che sono i brani, uno ad uno toccati dall'umano che li accende e fa di strumenti e parole una piccola architettura di consonanze, dai frammenti annotati da Leopardi al lieder yiddish di Ovadia, da La maledizione della madre nella sintassi franta di Federico Mondelci agli echi de La bella Leandra.
C'è un dolore che si fa incanto, una pena che strazia e innamora, ci sono i nomi, le creature, i corpi, la storia, il tempo, la verità che appare, muta, a dire il niente splendido del mondo".

 

Francesco Scarabicchi, Ancona, 2 Maggio, 2006

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Lucilla NICCOLINI , Corriere Adriatico,27 Novembre, 2006

PostDateIconGiovedì 27 Dicembre 2007 22:38 | PDF | Stampa | E-mail

ALLE MUSE UN RECITAL DI POESIE DI FRANCO SCATAGLINI, ACCOMPAGNATE DALLA MACINA

"Ancona. - Eh già per moltissimi Franco Scataglini è solo il nome di quella via di periferico e consumistico scorrimento che porta da Auchan. Ma non per quelli che ieri mattina alla Giornata Fai "Dietro le quinte della mia città", che certo lo conoscevano bene, Franco, almeno dalle sue poesie, come anche molti degli studenti che hanno preferito le Muse al passeggio della domenica mattina o al sonno, per venire ad ascoltare Valentina Rosati, Diego Messale e Giacomo Gnemmi. Sarebbe contento, Franco, che siano stati tre giovani, a leggere le sue poesie [...] e c'era La Macina a eseguire alcune canzoni molto belle: i suoi versi per testo, una musica struggente. [...]                           [...] Per chi non lo conosceva, l'incontro è stato viatico efficace alle sue opere - E per un frutto piace tutto un orto, So' rimaso la spina, Carta Laniena, El sol, il suo testamento - e una gemma brillante, la lettura dei tre giovani (neo allieva dell'Accademia di arte drammatica Silvio D'Amico, lei: universitari, loro) nella intimidita freschezza e proprietà con cui, a tratti commossi dalla loro stessa temerarietà, si sono confrontati con questa lingua raffinata e concreta, prosciugata e superba che è l'agontano di Scataglini. Gastone Pietrucci e la sua Macina hanno intonato con l'anima quelle melodie marchigiane di pudico pathos. Grazie".

Lucilla Niccolini, Corriere Adriatico, Lunedì 27 Novembre, 2006

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RAOUL MANCINELLI, Corriere Adriatico, 10 Aprile, 1981

PostDateIconMercoledì 26 Dicembre 2007 22:44 | PDF | Stampa | E-mail

Una iniziativa di particolare interesse 

Successo del laboratorio di musica popolare organizzato a Monsano

 

“ Il laboratorio sul tema "Uso della voce ed elementi di composizione" organizzato a Monsano dal gruppo di canto popolare "La Macina" […]  si è concluso con un lusinghiero successo; per tre giorni un foltissimo gruppo di allievi ha seguito, nella sala consiliare trasformata in aula di studio, le lezioni della cantante Giovanna Marini, esponente di assoluto rilievo della etnomusicologia italiana [...] A coronare il “meeting” di studio, sia la Marini che il gruppo “La Macina” si sono poi esibiti in concerto nel nuovo teatro-palestra comunale di Monsano.  La presenza di un grosso nome quale quello della Marini, e la curiosità di vedere finalmente all’opera dal vivo i giovani de “La Macina” [...], ma avviati al successo su altri lidi in quanto al loro paese non si erano mai esibiti, ha richiamato un pubblico foltissimo […] Dopo aver seguito da vicino il "Laboratorio", ed esserci resi conto di come fosse stato articolato e del contributo notevole che ha portato nel recupero delle radici musicali più schiette soprattutto del mondo contadino, ci sembra doveroso sottolineare che l'iniziativa va, oltre che applaudita, ripetuta senz'altro; dopo l'esperienza di Monsano, potrebbe essere qualche altra Amministrazione comunale, o qualche ente musicale a raccogliere di nuovo l'esperienza per offrirla ad altri gruppi di allievi, ad altri giovani.                                                                                                     La Marini e “La Macina” hanno aperto la strada; è grazie a loro che siamo stati in grado di capire che c’è musica e musica; la nostra regione, le Marche, vanta in questo campo un patrimonio esclusivo e preziosissimo; Gastone Pietrucci e i suoi lo hanno disseppellito e lo interpretano: sta a tutti noi non gettarlo al vento”.

Raoul Mancinelli,  Corriere Adriatico, Venerdì 10 Aprile, 1981

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