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Eventi

JESI_LA MACINA CONCERTO DAL BALCONE-PIAZZA GHISLERI-VENERDI' 13 MAGGIO 2022-ORE 17,00

PostDateIconMercoledì 14 Dicembre 2011 17:06 | PostAuthorIconScritto da Gastone Pietrucci | PDF | Stampa | E-mail
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CONCERTO STRAORDINARIO, INSOLITO E IRRIPETIBILE DE LA MACINA A JESI (AN) VENERDI' 13 MAGGIO ALLE ORE 17,00- DAL BALCONE DI CASA PIETRUCCI (LEADER DE LA MACINA) PIAZZETTA GHISLERI (CENTRO STORICO)

GIRA LA MACINA AL GIRO D'ITALIA" (Concerto-Evento in occasione della tappa del Giro d'Italia a Jesit. Patrocino Comune di Jesi. 
Dopo il concerto Gastone Pietrucci accompagnerà il pubblico nella adiacente Palazzo Bisaccioni, dove è allestita la prima Mostra Antologica di Collages di Gastone Pietrucci.Petrucci
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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 11 Maggio 2022 19:57)

 

QUARANTESIMA FESTA DEL CANTAMAGGIO DI MORRO D'ALBA (AN) 13-14-15-31 MAGGIO 2022GIIO

PostDateIconSabato 03 Dicembre 2011 18:13 | PostAuthorIconScritto da Gastone Pietrucci | PDF | Stampa | E-mail

 

 

 

 

Q  U  A  R A  N  T  E  S  I  M  A     F  E  S  T  A    D  E  L

C A  N T A M A G G I O

CANTO  RITUALE  DI   QUESTUA 

MORRO  D’ALBA   13 – 14 -15 - e  31 MAGGIO  2022

QUATTRO GIORNATE DIFESTA 13-14-15 E 31 MAGGIO A MORRO D’ALBA, PER IL GRANDE TRAGUARDO DEI QUARANT’ANNI DI QUESTA PRESTIGIOSA  TRADIZIONE DEL CANTAMAGGIO  

Ritorna finalmente i forma ufficiale, dopo due edizioni straordinarie e “simboliche” (causa covid)d a Morro d’Alba, la Festa del “Cantamaggio”,  questo antico canto rituale di questua, che da secoli celebra l’avvento della primavera, della nuova stagione agricola e che affonda le sue radici nei riti pagani di fertilità, di augurio e di benessere per la comunità ed i singoli, che quest’anno viene dedicato, attraverso il manifesto ufficiale, ala memoria di Francesco Ottaviani (1989-2019), giovane morrese, grande appassionato di musica e del Canta maggio, recentemente scomparso.

Il “Cantamaggio”, organizzato e voluto fortemente dal Comune di Morro d’Alba, è curato del Centro Tradizioni Popolari e da La Macina, con il patrocinio della Provincia di Ancona,  della Regione Marche , la collaborazione della locale Pro-Loco, Circolo Morrese, Danzintondo, Circolo Acli, si svilupperà,  nelle tre giornate del 13, 14-15 per poi concludersi, nella notte del 31 maggio, con il rituale Rogo in piazza dell’Albero del “Maggio”.

La pratica di “portare l’augurio di maggio”, con l’esecuzione di questo canto specifico, va inesorabilmente scomparendo, a causa delle trasformazioni profonde della società ed in modo particolare della polverizzazione della civiltà contadina. Proprio per evitare od almeno frenare questo rapido declino, si sta chiamando a raccolta, ogni anno, gli autentici portatori della tradizione provenienti da tutte le Marche e dalle regioni limitrofe, per ritrasmettere a rendere viva una delle nostre più autentiche tradizioni. 

Anche questa edizione del “Cantamaggio” morrese, presenta il solito, ricco Cartellone di proposte: 

Nella prima giornata di venerdì 13, alle ore 11,00, nel Piazzale Bersaglieri ci sarà: l’ADDOBBO DELL’ALBERO DEL “MAGGIO”da parte dei bambini della Scuola dell’Infanzia di Morro d’Alba ( e da quest’anno anche dagli Ospiti della Casa di Riposo comunale), che con una simpatica Festa-Gioco abbelliranno l’Albero del “Maggio” (simbolo di fecondità e di benessere per la comunità e i singoli) con multicolori fiocchi e nastri multicolore, ricavati da centinaia di coloratissime striscioline di stoffa. Un lavoro di preparazione che i bambini, guidati dalle rispettive insegnanti, portano avanti ogni anno, per diversi mesi, in vista di questa piccola-grande cerimonia d’apertura del Cantamaggio.

L’Addobbo dell’Albero del “Maggio, sarà occasione per tutti i bambini di adornare l’Albero, (che poi nel pomeriggio di domenica sarà portato a braccia ed in corteo dai giovani del paese, sino ad essere “piantato”in Piazza Tarsetti) e di intonare una serie di canti popolari infantili di augurio e di festa, Questa Festa- Gioco dell’Addobbo dell’Albero del “Maggio”, nella sua semplicità ha però un grande valore simbolico: vuole “legare” il mondo infantile a questo rito primaverile del canto rituale di questua dei portatori autentici della tradizione: un vero e proprio passaggio di “testimone” dalle mani dei bambini a quelle dei “grandi”.

Dopo il simpatico preludio di venerdì 13 la quarantesima Festa del “Cantamaggio” di Morro d’Alba, entra nel vivo, con la seconda giornata, sabato 14, In mattinata dalle ore 10,00 alle 12,00, nella Palestra della Scuola Elementare Danzintondo curerà un LABORATORIO DI SALTARELLO PER BAMBINI, e alle ore 21,130, nell’Auditorium Santa Teleucania, si svolgerà il tradizionale CONCERTO PER IL “MAGGIO”, con il Gruppo MI LINDA DAMA che presenterà: HISTORIA SEFARDITAS (Musica di diaspora, migrazioni, incontro di culture lungo le rotte del Mediterraneo).

Mi Linda Dama nasce nel 2015 ed è una formazione che esplora la tradizione musicale sefardita. Durante il medioevo nella penisola iberica gli ebrei sefarditi convissero con cristiani e arabi musulmani. Nei loro canti, tramandati oralmente di generazione in generazione, confluiscono così culture diverse, in cui le storie ebraiche si fusero con le melodie ispaniche e con i ritmi arabi/andalusi, creando così un tessuto musicale ricchissimo. I testi raccontano storie senza tempo, che Namritha Nori canta nella lingua tradizionale, il judezmo, simile a un catalano antico, introducendo l’ascoltatore nei loro significati e atmosfere. Una riscoperta di un repertorio affascinante, antico, ma dai significati estremamente attuali, nato dalla diaspora, dalle emigrazioni, dall’incontro di culture lungo le rotte del Mediterraneo.

Ila formazione nel 2017 ha vinto il Premio Nazionale “Folk and World: nuove generazioni” e il Concorso “Musica nelle Aie” di Faenza. Sempre nel 2017 ha pubblicato il suo primo lavoro discografico Matesha (altalena) e nel 2019 il secondo album Skalerica (ciò che tutto porta a galla), entrambi per la Radici Music Records. Per la prima volta al Cantamaggio di Morro d’Alba, dopo il grande successo riscosso nel 2017 alla 32^ edizione del Monsano Folk Festival

MI LINDA DAMA

Namritha Nori: voce

Giulio Gavardi: chitarra, saz turco, sax soprano

Pietro Valente: batteria e percussioni

Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti, con obbligo di green pass e .mascherina Ffp2

 

Finalmente dopo le due giornate preliminari, con la terza giornata di domenica 15 maggio, la 40^ FESTA DEL“CANTAMAGGIO”, celebra la sua giornata più importante e significativa. 
Più di duecento suonatori e cantori popolari, autentici portatori della tradizione, “invaderanno” in questa terza giornata, Morro d’Alba, per riportare, secondo l’antico rituale, casa per casa, nel corso della mattinata, il canto rituale di questua del “maggio”, percorrendo tutte le contrade ed il paese di Morro d’Alba. Oltre ai Gruppi marchigiani sono previsti anche diversi Gruppi dall’Umbria, dall’Emilia e dalla Romagna. Un incontro interessante di diversi gruppi popolari del Centro-Italia, per questo rito popolare della primavera.

La mattinata, prima del Pranzo comunitario di saluto e di ringraziamento (in Piazza Barcaroli) offerto a tutti i Gruppi e ai collaboratori del Cantamaggio ed aperto (su prenotazione Pro Morro: 337656150 e 337656150) ai cittadini di Morro d’Alba e a tutti coloro che vi vorranno partecipare, si chiuderà con il

CONCERTO DI MEZZOGIORNO (Piazza Romagnoli), ore 12,00, offerto da LA MACINA in CONCERTO PER I QUARANT’ANNI DEL CANTAMAGGIO.

 

Concerto straordinario per una ricorrenza straordinaria: i quaranta anni dell’edizione del Cantamaggio (1982-2022). Di solito, in questo spazio di Piazza Romagnoli, nei primi quindici anni di questa Festa , La Macina, dalle ore 19,00 alle 20,00, in acustica, teneva il Concerto di Chiusura del Cantamaggio. In questo anno di ripartenza, dopo due anni dicovid, e due edizioni straordinarie e direi “simboliche”, La Macina vuole dare un segno tangibile di ripresa e di speranza, alla maniera dei cantori e suonatori popolari, augurando a questa importante manifestazione, dopo la giusta “ricompensa” del pubblico, per magia simpatica, una lunga vita di abbondanza, serenità e pace. E che la ricompensa si abbondante, generosa, così da evitare le giuste, classiche, temibili e offensive maledizioni di cantori: “…e dopo ave cantato non ci avede dado niente /guarda che brutta gente che Cristo fa campà’…” Applausi quindi per tutti!

Nel pomeriggio, dalle ore 16,00 alle 20,00, ESIBIZIONE ESTEMPORANEA DEI GRUPPI TRA LA GENTE IN PIENA LIBERTA’, nella maniera più spontanea e festosa (centro storico). 

Alle ore 17,00 CORTEO DELL’ALBERO DEL “MAGGIO”. L’Albero (debitamente addobbato ed infiorato, precedentemente dai bambini della locale Scuola Materna) viene portato a braccio dai giovani del paese ed accompagnato da un corteo assordante e festoso ed “orgiastico” di tutti i cantori e suonatori popolari.

Alle ore 17,30, L’ALBERO DEL “MAGGIO” (simbolo di fecondità e di benessere) viene “PIANTATO” in Piazza Farsetti, dove rimarrà esposto per tutto il rimanente mese, sino a quando nell’ultima notte di maggio, mercoledì 31 maggio, verrà bruciato in Piazza Barcaroli, con l’ultimo tradizionale rito del Rogo in piazza dell’Albero del “Maggio”. A seguire, intorno all’Albero del Maggio “piantato”, esibizione straordinaria di balli tradizionali a cura di Danzintondo, con la Partecipazione del Gruppo Erasmus “We shape our Future” della Scuola IIS “Corinaldesi-Padovano” di Senigallia..

Alle ore 19,00, CONCERTO-CHIUSURA DEL CANTAMAGGIO. Auditorium Santa Teleucania

Gastone Pietrucci e La Macina presentano 

ANDREA VINCENZETTI in MI RIPORTO TUTTO A CASA (Viaggio di un cantastorie tra la provincia di Pesaro e Ancona con ospiti).

 “Mi riporto tutti a casa, è la parafrasi del titolo di un vecchio album di Bob Dylan. Questo perchéracchiude tutto il bagaglio di esperienze appreso in quasi venti anni di pelligrazioni in terra anconetanatra concerti de La Macina, Monsano Folk Festival, Marca Eurofolk, etc, più quelle  poche cose che ho  potuto scoprire sul mio territorio, grazie al lavoro di Uva Grisa, Maria Bartolomei di Isola del Piano e   Riccardo Marongiu…”.  Così scriveva Andrea Vincenzetti nelle note a questo suo primo, interessante progetto musicale , montato appositamente per il 34° Monsano Folk Festival 2019 , dove è sorretto daun gruppo di importanti musicisti. Andrea Vincenzetti, un artista a tutto tondo, tenero, naif, appassionato,  seruio,profondo, tenace, determinato, straordinario personaggio , con la sua ormai passione per                              la musica popolare della sua terra, le Marche.

Andrea Vincenzetti, canto, chitarra e organetto

Pablo Cleri, fiati, cembalo e arrangiamenti

Lorenzo Dachille, violoncello

con l’amichevole partecipazione straordinaria di

Dario Toccaceli, chitarra, canto

Silvia Spuri Fornarini, organetto, canto

Ileana Luconi, canto

 

Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti, con obbligo di green pass e .mascherina Ffp2

 

La quarta e ultima giornata morrese, si svilupperà martedì 31 maggio, dalle ore 22,00 alle 24,00, con il tradizionale ROGO IN PIAZZA DELL’ALBERO DEL “MAGGIO” (Rito e Festa popolare nell’ultima notte di maggio)

Durante questa ultima, simpatica appendice del Cantamaggio, l’albero “piantato” nella Piazza Tarsetti,  (simbolo di fecondità e di benessere) verrà portato in corteo, attorno alle mura della “Scarpa” che cingono il paese, sino alla Piazza Barcaroli, dove, con una suggestiva manifestazione popolare, verrà distrutto e bruciato in un grande rogo-ò

 

Il Programma del “CANTAMAGGIO”presenta, anche altre interessanti manifestazioni collaterali. La visita al rinnovato Museo della Cultura mezzadrile Utensilia, che ha ora sede nelle grotte della “Scarpa” del Palazzo comunale (recentemente restaurate e riportate all’antico splendore) una raccolta ragionata e documentata della vita e dei mezzi produttivi dei mezzadri marchigiani, attraverso otto sale tematiche.

Nel Museo la mostra permanente: I Paesaggi, il Cantamaggio e La buona terra del grande Maestro marchigiano, Mario Giacomelli, uno dei massimi testimoni contemporanei dell’arte fotografica.

La foto del Manifesto ufficiale  Francesco Ottaviani in una scatto di Luvio Ottaviani, Morro d’Alba, 2016.

 

 

*    *   *

 

Programma  sintetico  delle  quattro giornate  morresi

 Morro D’Alba – Venerdì 13 Maggio

 Ore 11,00 – Piazzale Bersaglieri

ADDOBBO DELL’ALBERO DEL “MAGGIO”

Da parte dei bambini della Scuola dell’Infanzia degli Ospiti della Casa di Riposo dii Morro d’Alba.

 

Morro D’Alba - Sabato 14 Maggio

Ore 10,00-12,0021,15 – Palestra Scuola Elementare

LABORATORIO DI SALTARELLO PER BAMBINI

A cura di Danzintondo

Ore 2130 – Auditorium Santa Teleucania

CONCERTO PMI LINDA DAMA

HISTORIA SEFARDITAS

Musica di diaspora, migrazioni, incontro di culture lungo le rotte del Mediterraneo

Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti.

Morro D’Alba – Domenica 15 Maggio
Centro Storico, ore 8,00-20,00
Quarantesima Festa del

“ C A N T A M A G G I O ”

(canto  rituale  di  questua)

Ore 12,00 CONCERTO DI MEZZOGIORNO

Con LA MACINA in

CONCERTO PER I QUARANT’ANNI DEL CANTAMAGGIO

(Piazza Romagnoli)

 

Ore 17,00 CORTEO DELL’ALBERO DEL “MAGGIO”. 

Ore 17,30, L’ALBERO DEL “MAGGIO”(simbolo di fecondità e di benessere) viene “PIANTATO” in Piazza Farsetti, A seguire, intorno all’Albero del “Maggio” esibizione straordinaria di balli tradizionali a cura di DANZINTONDO e il Gruppo studenti Erasmus “We shape our future”.

Ore 19,00, CONCERTO-CHIUSURA DEL CANTAMAGGIO con SILVIA SPURI ANDREA VINCENZETTI in

MI RIPORTO TUTTO A CASA

Viaggio di un cantastorie tra la provincia di Pesaro e Ancona con ospiti

Auditorium Santa Teleucania. Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti.

 

Morro D’Alba – Martedì 31 Maggio

Ore 22,00-24,00-Piazza Tarsetti-Piazza Barcaroli

ROGO IN PIAZZA DELL’ALBERO DEL “MAGGIO”

Rito e festa popolare nell’ultima notte di maggio

Per info: La Macina – Telef. 0731-4263 –   Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. / www.macina.net 

 

 

 

 

 

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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 11 Maggio 2022 21:27)

 

MOSTRA ANTOLOGICA DI COLLAGES DI GASTONE PIETRUCCI (JESI-25 MARZO-26 GIUGNO 2022)

PostDateIconSabato 25 Giugno 2011 13:31 | PostAuthorIconScritto da Gastone Pietrucci | PDF | Stampa | E-mail

MOSTRA ANTOLOGICA (1969-2022) DI COLLAGES DI GASTONE PIETRUCCI

JESI-PALAZZO BISACCIONI- 25 MARZO-26 GIUGNO 2022)

INAUGURAZIONE-VENERDI' 25 Marzo, Ore 17,30

(JESI-PALAZZO BISACCIONI-Piazzza C9locci, 4)

Saluti istituzionali.

Dott. Dino Latini, Presidente del Consiglio Regionale delle Marche

Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi

Dott. LUca Butini, Assessore alla cultura del Comune di jesi

Prof. Rosita Pigliapoco, Assessore Cultura del Comune di Monsano

Interventi

Roberto Gigli, curatore della Mostra

Allì Caracciolo e Jonathan Giustini

 

GASTONE PIETRUCCI I COLLAGES – ANTOLOGICA 1969|2022

La sintesi di cinquant’anni di attività artistica nelle sale di Palazzo Bisaccioni

L’antologica di Gastone Pie­trucci, cantore e ricercatore di tradizioni popolari presenta negli spazi della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi a Palazzo Bisaccioni, la sua ricerca artistica in un’antologica che raccoglie oltre cinquant’anni di attività. La mostra dal titolo “Gastone Pietrucci i collages – antologica 1969|2022” sarà inaugurata venerdì 25 marzo, alle 17,30, nei locali al secondo piano di Palazzo Bisaccioni che ospiteranno, per la prima volta, un’esposizione temporanea dopo essere stata sede della collezione di arte moderna della Fondazione.

L’esposizione, che resterà aperta per tre mesi fino al 26 giugno, svela il mondo dell’artista, dei suoi oltre cinquant’anni di ricerca, di ininterrotte piccole attenzioni, di raccolte, ritagli, prelievi, scontorni del reale magistralmente ricomposti in opere raffinate, metafisiche, dall’equilibrio quasi magico. 

La mostra, nata con l’idea dell’evento diffuso, prevede una serie di iniziative collegate in città, tra le quali lo spettacolo realizzato con proiezione dei collages di Gastone ispirati alle Cantiche della Divina Commedia al Teatro il Piccolo e la mostra gemellata, in apertura il prossimo 26 marzo, al Circolo cittadino di Jesi, con opere stampate a grande dimensione, 50 x 80, ospitate nella Sala del lampadario. 

L’itinerario espositivo della mostra propone cinque ambienti a tema denominati Stanze. Il percorso parte dalle prime opere, quelle dal ’69 al ’75, realizzate, e in parte esposte, a Spoleto al Festival dei Due Mondi, prosegue con una collezione di inviti, biglietti di auguri, segnaposti, spediti negli anni dall’artista e raccolti insieme per la prima volta. Centrale, rispetto alla mostra, è il “Tavolo di Gastone” pronto per le performance e il lavoro dal vivo dall’artista e, ancora, una sezione di opere dedicate a diversi grandi dell’arte, pittori, musicisti, performer, scrittori tra i quali Pier Paolo Pasolini. E proprio a Pasolini, nell’anno del suo centesimo anniversario della nascita, è riservato uno speciale contributo video, una sorpresa che renderà possibile, per la prima volta, sfogliare idealmente il dialogo tra le poesie del maestro e i collage di Gastone, un’opera a sé che rende tangibile l’ammirazione e l’amore che Pietrucci ha sempre manifestato per il poeta.

Le ultime due Stanze propongono uno stretto dialogo di richiami e rimandi tra collage e haiku, frutto della collaborazione di Gastone con la poetessa e regista Allì Caracciolo, che continua con un’ampia successiva sezione ispirata a Dante e alla Divina Commedia con le opere realizzate da Pietrucci da dicembre 2021 a febbraio dell’anno corrente. 

“A ispirarci in questo evento, – spiega il curatore Roberto Gigli - è stata la stessa poliedrica natura di Gastone Pietrucci. Siamo partiti proprio dal suo irrefrenabile desiderio di esprimersi, dalla sua fluida e potente vena artistica che attraversa la musica e il canto, la poesia, il teatro, la letteratura. Poesie, drammi, metriche, stili e linguaggi magicamente rielaborati, abbracciati in nuovi equilibri di senso che Gastone, magistralmente, trasforma in Opere con la tecnica del collage. 

L’antologica “Gastone Pietrucci, i collages”, a cura di Roberto Gigli, è promossa dal Gruppo di Ricerca e Canto Popolare La Macina con il patrocinio della Fondazione Carisj, del Consiglio Regionale delle Marche, dei comuni di Jesi, Monsano, Montecarotto, Morro d’Alba e Polverigi, del Circolo Cittadino di Jesi, con il sostegno del Ristorantino del Circolo Cittadino, della Cna, dell’accademia di Comics, Creatività e Arti visive Acca di Jesi e Roma, e in collaborazione con l’associazione culturale William e Carson, il CTP Centro di Tradizioni Popolari e l’associazione Stupor Mundi Jesi.

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Ultimo aggiornamento (Mercoledì 23 Marzo 2022 22:08)

 

CONCERTO "FAMILIARE" A ROMA DE LA MACINA-SABATO 30 APRILE 2022-ORE 19,00

PostDateIconSabato 25 Giugno 2011 13:27 | PostAuthorIconScritto da Gastone Pietrucci | PDF | Stampa | E-mail

LA MACINA (Gastone Pietrucci, con Adriano Taborro e Marco Gigli) SI ESIBIRA' A ROMA ALLE ORE 19,00, IN UN CONCERTO "FAMILIARE" , "SRAORDINARIO" E UNICO, NEL "SPAZIO LIBERO OCCUPATO" SITO NELLA CASA DI GEPPI CICIARELLI.

LA MACINA, presenterà "Bella sei nada femmena...." (Canti e tradizioni popolari della cultura orale marchigiana), con una formazione ridotta, "familiare", formata: Gastone Pietrucci, voce, Adriano Taborro, chitarra, mandolino, voce e Marco Gigli, chitarra, voce).

Per il gran finale, l'amichevole partecipazione straordinaria di Marco Poeta con la sua magica guitarra portuguesa.

 

 

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Ultimo aggiornamento (Martedì 26 Aprile 2022 16:39)

 

DOPPIO CD ANTOLOGICO DE LA MACINA "OPUS MINUS" LA MACINA PIETRA SU PIETRA-2018

PostDateIconSabato 25 Giugno 2011 13:21 | PostAuthorIconScritto da Gastone Pietrucci | PDF | Stampa | E-mail

DOPPIO CD ANTOLOGICO GASTONE PIETRUCCI- LA MACINA "OPUS MINUS" LA MACINA PIETRA SU PIETRA, M.C.M. RECORDS-050-W-1118, 2018


A conclusione dei festeggiamenti per i cinquanta anani di attività de La macaina (1968-2018), con i contributo della Regione Marche/Assessorato alla Cultura, è stato prsentato, in prima nazionale, con grande successo al Teatro G.B. Pergolesi di Jesi, gioevedì 20 dicembre 2018, l'ultimo lavoro discografico de La Macina, il doppio Cd antologico.

GASTONE PIETRUCCI-LA MACINA
OPUS MINUS
LA MACINA PIETRA SU PIETRA

CD N. 1

OPUS QUADRATUM

Anthology

1. Tuto è corpo d'amore (F.Scataglini-A.Taborro-G.Pietrucci)

2. Ramo de fiori e rrose d'amor...

3. Cecilia (Nigra 3)

4. La guerriera (Nigra 48)

5. Faccede a'la finestra Luciola...

6. Maledizione della madre (Nigra 23) (con Federico Mondelci)

7. Benediciamo a Cristoforo Colombo...

8. Pan pentito (Dodi Moscati) (con Moni Ovadia)

9. Convegno notturno (Nigra 76)

10. Dormi dormi core mia... (con Rossana Casale)

11. Bella sei nada femmena...

12. S' sato a llavorà a Montesicuro...

13. a) Mentre che rastrellava.../ b) Coraggio amor mio...

14. 'Stanotte mi sognai 'na bbella fata...

15. Fra giorno e nnotte so' cventiquattr'ore... (con Federico Mondelci)

16. Supplica a mia madre (P.P.Pasolini-A.Taborro-G.Pietrucci)

17. Salve Regina (inedito)

Bonus Track

18. Fa' la nanni fa' la nanne... (Giorgio Cellinese)

19. E una e due e tre se è lu papa non è lu re... (Maria Novella Gobbi)  (inedito)

20. C'era una volta tre ffanti duranti scarnti scarabernanti...  (inedito)

 

 CD N. 2

OPUS MIXTUM

Comparazioni Rivisitazioni Contaminazioni

 

1. Angelo che me l'hai ferito 'l core... (Macina-Gang)

2. Ramo de fiori e rrose d'amor... (Gastone Pietrucci & Samuele Garofoli Quartet)

3. Cecilia (Nigra 3) (Macina-Gang)

4. Cecilia (Nigra 3) (Gastone Pietrucci-Marco Poeta)

5. E' ffinidi i bozzi boni... (Macina-Gang)

6. Convegno notturno (Nigra 76) (Gastone Pietrucci- Marco Poeta) 

7. S' stato allavorà a MOntesicuro... (Gastone pietrucci-Orchestra Giovanile delle Marche *)

8. 'Stanotte mi sognai 'na bbella fata...  (Gastone Pietrucci & Samuele Garofoli Quartet)

9. 'Stanotte mi sognai 'na bbella fata... (Gastone Pietrucci-Orchestra Giovanile delle Marche *)

10. Fra giorno e nnotte so' ventiquattr'ore... (Macina-Gang)

11. Fra giorno e nnotte so' ventiquattr'ore... (Gastone Pietrucci-Marco Poeta)

12. Fra giorno e nnotte so' ventiquattr'ore... (Gastone Pietrucci & Samuele Garofoli Quartet)

13. Mentre che rastrellava... (Giovanna Marini)

14. Save Regina (Gastone Pietrucci-Orchestra Giovanile delle Marche *)

15. a) Passione di Maria / b) Sotto la croce Mmaria.../ c) Planctus  (MariaqNovella Gobbi-Gastone Pietrucci)

Bonus Track

16. a) Una voce per tutte le stagioni / b) Bello lo mare e bbella la marina... (Allì Caracciolo/Roberto Picchio e Samdro Severini)

*  Orchestra Giovanile delle Marche diretta dal M°. Stefano CampoluccI)

 


“[…] Per gli amici della “Macina”, vorrei invocare la protezione

dell’ Angelo con la macina (circa 1020) che ‘ride’, pensoso e operoso,

nel Manoscritto miniato della Staatbibliothek di Bamberg”.

Gianni Scalia, 2000 

Sicuramente l’Angelo con la macina, invocato da Gianni Scalia nel 2000 come buon augurio per la Macina, l’ha felicemente protetta, dato, che proprio da quell’anno, dopo una brutta, spiacevole,  inevitabile (e alla luce dei fatti alla fine, per me più che fortunosa) lacerazione interna, cambiava letteralmente formazione e praticamente rinasceva come la Fenice dalle ceneri di coloro che la volevano cancellata e miseramente dispersa. Ora questo splendido gruppo di grandi professionisti e soprattutto di grandi veri amici, sta con me, da ormai diciotto anni, ed è riuscito a dare al La Macina, un nuovo sound, un nuovo volto, una nuova anima ed ora sta giustamente festeggiando con me, il ragguardevole traguardo dei cinquanta anni di attività. E a questi “miei attuali, indispensabili carissimi compagni di viaggio, Adriano, Giorgio, Marco, Riccardo, Roberto” (La Macina del XXI secolo) è dedicata la prima parte Opus quadratum di questo doppio cd antologico Opus minus (La Macina pietra su pietra). Infatti l’Anthology del sottotitolo è composta solo da brani tratti dalla trilogia dell’ Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto, un vero e proprio punto di svolta, insieme a Nel tempo ed oltre cantando (frutto della bella e felice collaborazione con i Gang) di questa attuale, solida, tenace ed ormai indistruttibile formazione. Già dall’uscita del primo volume Guido Festinese riconobbe l’importanza di questo nuovo corso scrivendo su,  World Music, N. 59, Marzo-Aprile 2003: “[…] Questo disco non è solo il capo d’opera di un maestro della cultura popolare che ha deciso di non avere alcun pudore a confrontarsi con la contemporaneità: è l’inizio di un nuovo viaggio […].” E di strada con questo formidabile gruppo se ne è fatta veramente tanta ed ancora il viaggio continua.

Nel cd n. 2, Opus mixtum, si potranno riascoltare a confronto la maggior parte dei canti del Cd1, nelle versioni, che sempre questa attuale Macina, ha prodotto nelle sue fortunate collaborazioni, con il rock dei Gang, il jazz del Samuele Garofoli Quartet, con la musica sinfonica dell’Orchestra Giovanile delle Marche, diretta magistralmente dal Maestro Stefano Campolucci, con lo “storico” Sperimentale Teatro A (S.T.A.) di Allì Caracciolo, con Marco Poeta e la sua “diabolica” chitarra a dodici corde. Collaborazioni folgoranti che hanno fatto crescere ulteriormente questo collettivo che non è rimasto chiuso nello steccato facile, accogliente e sicuro della musica popolare, ma lo ha fatto crescere, sperimentare, confrontare, comparare, rivisitare, contaminare con altri generi, con altri artisti. Un doppio cd decisamente anomalo, controcorrente, rigoroso, filologico, forse “non facile”, ma sicuramente di grande interesse, per chi voglia ulteriormente conoscere sino in fondo le potenzialità e le varie “anime” di questo gruppo che bene o male ha fatto la storia del folk marchigiano e non solo.

Infine, come ulteriore regalo, nel primo cd, si potrà trovare un inedito, grande brano religioso Salve Regina (con la partecipazione straordinaria al contrabbasso e al violoncello rispettivamente di Marco Tarantelli, e Claudio Mangialardi), e due scatenate, divertenti, inedite filastrocche/scioglilingua, interpretate  gioiosamente e rispettivamente da Maria Novella Gobbi dello S.T.A. e dal sottoscritto.

Gastone Pietrucci  

OPUS MINUS. La Macina pietra su pietra

Nel titolo di questa ulteriore proposta di Gastone Pietrucci e La Macina convergono più significati che valgono a definire il senso articolato della duplice raccolta di canti e a dichiararne, sia pur in chiave metaforica, le ragioni profonde.

Opus è termine che di per sé rimanda al lavoro, di alto artigianato o intellettuale; qui, tramite l’aggettivo che lo precisa, conduce, in prima istanza, alla grande opera muraria romana antica nelle sue molteplici variabili, delle quali, il quadratum e il mixtum sono apparse appropriate per indicare la direzione di ogni singolo Cd e quella dell’intera operazione voluta da Pietrucci: Opus ne attesta il puntuale lavoro di costruzione pietra su pietra, mentre minus, tutt’altro che afferire alla concezione di un’opera minore per importanza o qualità, risulta essere una asserzione di consapevole sintesi rispetto alla vastità dell’Opera omnia.

Frequente l’impiego, nelle cinte murarie urbane, della tecnica edilizia romana ‘Opera quadrata’: pietre squadrate in regolari blocchi garantiscono stabilità e resistenza nel tempo alla costruzione. Similmente nel primo Cd, troviamo le, per così dire, pietre angolari de La Macina XXI secolo, estratte dalla trilogia dell’Aedo, la quale si pone, da un verso, come saldo punto di arrivo del lavoro svolto nei decenni precedenti, dall’altro, quale porta che apre sul terzo millennio verso una precisa direzione di senso. Proporne una Anthology ha il significato di una consapevolezza profonda del proprio lavoro e della sua funzione nei riguardi del pubblico.

L’edilizia romana utilizza altresì materiale misto, di forma e natura diversa, ‘Opera mista’, combinandolo in variate geometrie: l’orizzontalità con linee diagonali, il verticale con il traverso conferiscono dinamica e cromatismo allo spessore dei muri. Tale il secondo Cd che compara e affianca esperimenti e modalità interpretative diverse su un medesimo testo, dalla musica sinfonica al jazz e altro.

Un valore aggiunto, in seconda istanza, è l’allusione, nel titolo del cofanetto, a un’opera del filosofo ‘mago’ Roger Bacon, una delle tre composte nel 1267, Opus maius, Opus minus e Opus tertium. Un riferimento significativo per più aspetti, se lo si relaziona al lavoro di Pietrucci. “Niente si può conoscere se non attraverso l’esperienza” è la lezione del filosofo; sperimentare è il solo percorso praticabile dalla conoscenza umana, come prova il secondo Cd, Opus mixtum, un vero attestato di sperimentazione, documento di ricerca fondata e rigorosa. Altro aspetto è costituito dall’alchimia, scienza di cui si occupa in particolare l’Opus minus baconiano, che qui allude felicemente a quella impalpabile magia che fa della musica e del canto di Pietrucci-La Macina una vera Opera alchemica, il cui segreto, pienamente fruibile negli effetti, resta però racchiuso nella misteriosa alchimia di una Voce. Quella di Gastone Pietrucci. 

Allì Caracciolo

 

 

 

 

  


 

  

 

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Ultimo aggiornamento (Giovedì 03 Gennaio 2019 21:39)

 
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