• Home
  • Il Gruppo
  • Discografia
  • Contatti
  • Home articoli
  • Il Gruppo
  • Discografia
  • Contatti
  • Critiche
  • Eventi
  • Proposte
  • Archivio articoli
  • 25^ Monsano Folk Festival 2010

  

Ultime notizie
  • LA MACINA.NEL VIVO DI UNA LUNGA STORIA, cd-book, 2016
  • Guido Festinese Per Gastone e La Macina
  • MARIA ROSA MILANI - PAOLA ANSELMI COSTARELLI- ELIANA ANSELMI DUGGENTO PER "POPULAR SYMPHONY"
  • Gino e Gianni FERRO per Gastone Pietrucci
  • TESI DI LAUREA DI PAOLA RICCI SU LA MACINA
I più letti
  • C' ERA UNA VOLTA CATERINA NERINA BAFFINA DE ' LA PIMPIRIMPINA... / LA MACINA, 1986
  • MACINA-GANG, "NEL TEMPO ED OLTRE CANTANDO"
  • ANTOLOGIA DELLA MUSICA POPOLARE ITALIANA - MARCHE, 2002
  • JE SE VEDEA LE PORTE DELL'AFFANNO... / LA MACINA, 1998
  • AEDO MALINCONICO ED ARDENTE, FUOCO ED ACQUE DI CANTO - VOL. IIII / GASTONE PIETRUCCI-LA MACINA, 2010
Chi è online
 11 visitatori online
Login



  • Password dimenticata?
  • Nome utente dimenticato?
  • Registrati
Home

La Macina - Gruppo di ricerca e canto popolare

Tiziana TOBALDI ,Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto, Voce della Vallesina, Anno LVII-N. 7- Domenica 28 febbraio 2010

PostDateIconDomenica 29 Novembre 2009 13:01 | PDF | Stampa | E-mail
GASTONE PIETRUCCI-LA MACINA: PRESENTATO IN TEATRO IL SEDICESIMO DISCO CHE COMPLETA LA TRILOGIA DEL GRUPPO FOLK                                                                                     
"AEDO MALINCONICO ED ARDENTE, FUOCO ED ACQUE DI CANTO"
Dopo oltre quarant'anni di ricerca sulle tradizioni popolari della cultura orale marchigiana, una intensa attività musicale con la produzione di quindici lavori discografici, La Macina, uno dei gruppi storici del folk revival italiano, ha presentato sabato 6 febbraio, al Teatro Pergolesi di Jesi, il suo sedicesimo CD, ultimo volume della trilogia dell' Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto, edito da Storie di Note. L'evento ha avuto il patrocinio del Comune e dell'Assesssorato alla Cultura di Jesi, della Fondazione Pergolesi Spontini, dell'Assemblea Legislativa delle Marche e del Centro Tradizioni Popolari.          "La Macina ha cancellato confini, ha abbattuto frontiere, come dovrebbe essere ovunque per qualsiasi genere di forntiere", ha scritto nella prefazione dell'opera Enrico de Angelis, critico musicale, storico della canzone italiana, vicepresidente e responsabile artistico del Club Tenco di Sanremo, sintetizzando il messaggio ricco degli echi di un tempo trascorso, del senso dell'amicizia e della memoria, dei volti appassionati, malinconici, sereni o assorti che l'opera di Gastone Pietrucci e La Macina presenta. "Il terzo Aedo - ha spiegato Pietrucci - segue il percorso dei primi due lavori (ripresa, nuove elaborazioni e interpretazioni di brani già precedentemente incisi, insieme a brani inediti, il tutto registrato in presa diretta), prosegue ed amplifica la linea intrapresa dal secondo Aedo: quello dell'inserimento, in scaletta, di brani al di fuori del repertorio popolare marchigiano. Infatti al tradizionale sottotitolo Canti della cultura orale marchigiana è stato aggiunto: ed altri percorsi.  Nel progetto originario i brani dovevano essere cinque ma, per volontà espressa dagli eredi di Franco Scataglini, la traccia della canzone Tuto è corpo d'amore (musicata da La Macina su testo poetico di Scataglini, che doveva aprire il CD) è stata a malincuore tolta dalla scaletta". I brani non popolari compresi nel disco sono: Supplica a mia madre, versione musicale di una lirica di Pier Paolo Pasolini, in cui l'esistenza, colma di silenzio e di mistero, appare trafitta dal dolore e da profonde dissonane interiori; E' lunga la strada, del repertorio "politico" meno conosciuto di Virgilio Antonio Savona, leader e fondatore dello storico Quartetto Cetra. Il Natale è il 24, un dovuto omaggio de La Macina a Piero Ciampi, "poeta orale, un poeta da ascoltare persino quando la musica non c'è", scrive di lui Enrico de Angelis. Infine la suggestiva Dicono di me ( To The Unknown Man) di vangelis, per solo voce e pianoforte, nella versione italiana  diAnnamariaTesta.  Poi dal lungo lavoro di ricerca svolto da Pietrucci sul terreno della memoria, i canti della tradizione orale marchigiana: parole ritrovate fra la gente, fra i riti della civiltà contadina, fra gli umili che tracciano da sempre la storia del mondo, quella che non fa rumore, ma che scandisce un tempo vero, una materialità umanizzata. Storie ritrovate tra i vasti orizzonti dell'esperienza umana dibventano emozioni che continuano a vivere in musica, a volte deboli e singhiozzanti, altre volte forti e cariche di speranza, regalando la saggezza del tempo che diventa memoria alle nostre quotidianità frettolose e superficiali.  Con Ambrogio Sparagna e il suo organetto è proposto "Coraggio amor mio...", uno struggente lamento contro la guerra, risalente alla prima coscrizione obbligatoria di napoleone Bonaparte del 1799. Le ragioni del cuore contrapposte alla logica della ragione calcolante: l'uomo, nel profondo, ha da sempre lo sguardo proteso verso ciò che deve essere amato. E poi "So' stato a llavorà a Montesicuro..." : il tema del lavoro, diventa un omaggio ai suoi caduti, che rischiano di essere - frettolosamente dimenticati ed ignorati da questa nostra povera Italia, così ipocrita, triste, impaurita, incattivita, egoista, distratta e soprattutto priva di memoria - scrive Gastone Pietrucci nel CD. "La pora Giulia", canto narrativo molto popolare ed amato tra le "filandare" jesine, è presentato nella versione originale dell'informatrice e nel suggestivo arrangiamento a fado di Marco Poeta. La vita è piena di partenze a cui non siamo pronti, e il canto lascia intravedere nell'anima sciami inanerrabili di sentimenti, ricordi, presenze. Eseguita con la Banda Osiris, una deliziosa e divertente versione di "Mariuccina a mme mme gela..." rappresenta un momento di giuoia pura, di ilare serenità: una sosta al riparo dalle tempeste della vita. E' dedicata a Caterina Bueno, artista e ricercatrice che ha diffuso in Italia e all'estero la musica popolare toscana, la ballata "Mentre che rastrellava...". Dalla storica collaborazione con i Gang nasce una nuova versione di "Angelo che me l'hai ferito 'l core...", canto d'amore, simbolodi un dialogo mai interrotto con l'altro, che cancella ogni assenza, distanza, silenzio, perchè "...'n'orà senza di te non posso stare,/ nella memoria mia sei tutte ll'ore...". Raccolta a Jesi da Gastone Pietrucci, la serenata "Dormi dormi mia giovane 'nesta..." è eseguita per la prima volta in versione sinfonica con l'Orchestra da Camera della Scuola Musicale "G. B. Pergolesi" di Jesi, diretta dal Maestro Stefano Campolucci. Un gioiello di inestimabile valore: amore, fede, dolore e speranza sussurrati con una musica dolcissima e pochi versi che sfiorano l'infinito. Chiude la traccia fantasma del CD il sassofonista Federico Mondelci con lo straordinario inedito "Invictus", scritto ed eseguito appositamente per La Macina.      Tante altre collaborazioni hanno impreziosito il lavoro dell'Aedo: la copertina è del pittore, grafico e video-artista Mario Sasso; cover design Stefano Santini, che ha curato sino ad oggi tutti i lavori discografici de La Macina; la fotografa Emanuela Sforza; il critico letterario Massimo Raffaeli, gli scrittori e poeti Allì Caracciolo e Francesco Scarabicchi, il tastierista Màlleus, il contrabbassista Paolo Galassi, Francesco Caporaletti, Fabio Verdini. Un lavoro ricco di contributi molteplici e frutto di significative collaborazioni: in primis i preziosi informatori a cui Gastone Pietrucci rivolge sempre un ricordo particolarmente affettuoso. Grazie a loro il canto diventa un luogo di condivisione fra persone e generazioni. E la musica un'autentica sapienza che lega l'anima umana e la storia.

Tiziana TOBALDI, Voce della Vallesina, Anno LVII-N. 7 - Domenica 28 Febbraio 2010.

Aggiungi commento

Ultimo aggiornamento (Giovedì 06 Maggio 2010 10:57)

 

Angeles AGUADO LOPEZ CESA VIOLA ,Bravo, Gastone, bravissimo!,Torino, 13 marzo 2010.

PostDateIconDomenica 29 Novembre 2009 12:15 | PDF | Stampa | E-mail

 

"Ciao, Gastone e ciao a tutti!
Ho ricevuto ieri il dvd e il cd (dell' "Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto" III) che mi hai inviato.
Non trovo parole per ringraziarti e ringraziarvi sia per la vostra arte, che per quel momento delicatisimo in cui avete ricordato Alberto.
Non so esprimere molte parole (mi vengono tutte in Castigliano!!!!); so soltanto che ho sospeso la mia vita in piena ammirazione.
Che delicatezza, che arte e che compostezza nel presentare tutto!
Bravo, Gastone, bravissimo!
Già da parte mia, da sempre adoro la tua voce, ti ho sempre chiamato "il Camaròn delle Marche", "il gitano delle Marche" (... e per questo scherzava Alberto dicendo: "eh, già, tanto a te piace la voce di Gastone... ma tanto a Gastone piace anche la mia...") e, ricordando  il vero senso sociale e popolare della lotta quotidiana e pluriennale di Alberto, tua e di tanti altri musicanti popolari  per il riconoscimento della musica popolare nella sua totalità, ti dico INFINITE GRAZIE, di cuore, di anima, di cervello, di tutto!
Questa opera supera il sublime concetto di musica.
Un beso
Angeles".

 

Angeles Aguado Lopez Cesa,  Torino, 13, 03, 2010

Aggiungi commento
 

Fabio BRISIGHELLI , Il cantore delle Marche, Corriere Adriatico, lunedì 8 Febbraio 2010.

PostDateIconMercoledì 02 Dicembre 2009 18:07 | PDF | Stampa | E-mail
CULTURA E SPETTACOLI - TRADIZIONI IN MUSICA
IL CANTORE DELLE MARCHE                                            
Presentato il nuovo Cd di Gastone Pietrucci e la Macina           
Sul palco Severini, Poeta, Campolucci e l'Orchestra Pergolesi.
 
Jesi - L'aedo, il cantore, è personaggio antico e moderno. Aedo fu il mitico Omero, il cantore delle gesta degli dei e degli eroi: nei nostri tempi, senza impeti e furori sospesi tra terra e cielo, aedo può essere chi, come Gastone Pietrucci con il suo complesso della Macina, esplora da anni con emozione sua e di chi l'ascolta un mondo più quotidiano e popolare, popolato di gente comune che s'affatica ogni giorno nella filanda, ma anche di eroi popolari del passato la cui fama rinvia a una tradizione orale che sembra non aspettare altro che affidarsi alla musica. Di questo piccolo prezioso corredo di voci, non solo della "marchigianità" saliente di riferimento, Gastone ha assunto a suo modo anche lui le vesti di emozionante cantore. "Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto" è il terzo volume in musica che lui e la Macina, l'altra sera al "Pergolesi" di Jesi nel corso di un concerto di penetrante immediatezza espressiva, hanno presentato al pubblico con la compresenza e il sostegno di compagni di poesia, di musica e di canto vecchi e nuovi: tra essi, Marino e Sandro Severini dei "Gang", Marco Poeta, l'Orchestra da Camera "Scuola Musicale G.B. Pergolesi" di Jesi diretta dal maestro Stefano Campolucci, e a seguire la Banda Osiris e Federico Mondelci, i cui apporti figurano nel CD, o come sodali artistici di riferimento che non ci sono più ma che hanno lasciato al nostro autore momenti preziosi di una voce poetica pronta a lasciarsi rivestire di note intime e strugggenti: Piero Ciampi, Pier Paolo Pasolini, Alberto Cesa.
Gastone con i suoi ha proposto in teatro i brani contenuti nel disco, quei "canti della cultura orale marchigiana ed altri percorsi" (Come recita il sottotitolo) frutto di una rielaborazione colta particolarmente felice, aggiungendo alla fine un intenso furiprogramma dedicato agli "amici", presenti e no. E lo ha fatto da par suo: perchè lui con la Macina sa entrare come pochi nell'intimo dei personaggi e delle situazioni evocate dai versi, riflettendoli in una specularità di canto (col suo timbro ineguagliabile e incisivo) che dà il senso dell'esatto prolungamento della poesia nella musica, come nel classico "Lied" di tradizione germanica. Per dirla con Rossini il suo è un "Cantar che nell'anima si sente".                                        L'album in oggetto va ascoltato per intero, perchè l'immedesimazione degli interpreti (a cominciare da Pietrucci) con i testi a disposizione si traduce in un'espressività di ritorno assolutamente "omofona" sotto il profilo del sentimento.
Fabio BRISIGHELLI, Il cantore delle Marche, Corriere Adriatico, Anno 150 N° 38 - Lunedì 8 febbraio 2010.
Aggiungi commento

Ultimo aggiornamento (Giovedì 06 Maggio 2010 10:50)

 

Marinella VENEGONI, Tanta voglia di FOLK, La Stampa, Sabato 13 Marzo 2010.

PostDateIconVenerdì 04 Dicembre 2009 12:11 | PDF | Stampa | E-mail

CULTURA & SPETTACOLI


Tanta voglia di FOLK

"AEDO MALINCONICO"  

La storica band marchigiana  
Pietrucci & La  Macina 
intreccia tradizione e inediti.                                                                                                                                                                            
 
il caso  
Marinella Venegoni 
Roma        

Si risente la canzone popolare                                                                                                         

"Molti hanno cominciato a provarci, in un calderone pittoresco che mette insieme (e senza stare troppo a distinguere) l'uso dei dialetti, i canti della tradizione caduti nel dimenticatoio di noi popoli senza memoria, il massiccio revival turistico della taranta, le canzoni degli Anni '40-50, perfino i cori polifonici: in breve, c'è una vaga nostalgia di ciò che un tempo veniva chiamato folk. [...] [...] Si ricordano tentativi, negli ultimi vent'anni, per resiscitare il folk. Sempre senza esito.[...]                         [...] Adesso, sta uscendo un disco intrigante di una storica folk-band marchigiana, Gastone Pietrucci & La Macina, "Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto vol. III": tradizione e inediti intrecciati con piglio e delicatezza, la Banda Osiris e Sparagna come ospiti. Ma diciamo la verità: è un disco che non verrebbe mai scelto come colonna sonora delGrandeFratello.   
Eppure, Eppure 'sto folk spinge per rinascere [...]"
 
Marinella VENEGONI, La Stampa, Anno 144 N. 71 - sabato 13 Marzo 2010-
Commenti (2)

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 28 Aprile 2010 15:34)

 

<< Inizio < Prec. 1 2 Succ. > Fine >>

Pagina 2 di 2

feed-image

www.macina.net

Thanks Sgm Multimedia