" Insieme a Gastone Pietrucci e La Macina, da sempre impegnati nel far parlare le pietre del ricordo, della storia minuta, del folclore, dello ieri ma anche dell’oggi nel suo screziato apparire, ho desiderato cogliere un tenero fiore e deporlo sull’immagine sempre vivida di un artista ‘fuoriserie’, che ha rivoluzionato la canzone italiana con la sua carica, arruffato e appassionato. Ripensare a Domenico Modugno, attraverso le sue canzoni è anche ripensare all’Italia di quegli anni, quelli di Volare, con i motivi che ci hanno accompagnato nell’arco di un trentennio, come fossero la colonna sonora della nostra vita." Paolo Pirani
15) LA MACINA in
"SEMO VENUDI PE' L'ALLEGRIA SE NON VOLEDE ANNAMO VIA..."
La Macina "più popolare", sanguigna, travolgente, aggressiva, entusiasmante nel grande corpus della nostra comune tradizione orale marchigiana.
Con questo concerto : “Semo venudi pe’ l’allegria, se non volede annamo via…” (titolo tratto dalle strofe finali del canto rituale di questua del solstizio d’inverno, La Pasquella), La Macina, riproporrà, quindi con la sua proverbiale aggressività ed entusiasmo, i canti, i motivi, le musiche, del grande corpus della tradizione orale marchigiana, ritrovati nel suo più che quarantennale lavoro di ricerca sul campo nel territorio della Marca, e con particolare riguardo alla zona dell’anconetano.
Un repertorio quindi affascinante, sanguigno e travolgente di saltarelli, di canti rituali di questua, di canti satirici e licenziosi, ballate, canti e filastrocche iterative infantili, canti “a vatocco”, di lavoro, di emigrazione, di cantastorie, canti religiosi, ninne-nanne, di protesta, d’amore della nostra comune memoria.
16) ENSEMBLE ITALO-ARGENTINO (Gastone Pietrucci, voce-Laurita Pergolesi, voce, chitarra- Christian Riganelli, fisarmonica-Chiara Burattini, violoncello-Andrea Barbadori, batteria, percussioni) in
"A DA NASCE UN BEL BAMBINO.../ NACERA' UN NENE LINDO..."
Il canto del Natale tra i due Mondi
Con questo inedito Concerto “natalizio”, si vuole proporre, a confronto, i canti religiosi della Navidad Nuestra, (composti su materiali popolari argentini da due grandi musicisti, Félix Luna ed Ariel Ramirez, autore quest’ultimo anche della celeberrima Misa Criolla), con i corrispondenti (almeno nei testi e negli argomenti) canti popolari italiani del periodo natalizio. E così ai sette brani argentini (La Anunciación, La Peregrination, El Nacimiento, Los pastores, Los reues magos, Pastorcito de Belén, La Huida) verranno contrapposti gli “identici” brani della tradizione orale italiana, piemontese, veneta, marchigiano-campana, laziale, calabrese, in un confronto di grande interesse e suggestione
17) GASTONE PIETRUCCI-LA MACINA in
"E TUTTO IL MIO FOLLE AMORE..."
Omaggio a Domenico Modugno attraverso le canzoni più significative del suo sterminato repertorio.
18) LA MACINA in
"L'AMORE, IL DIAVOLO E L'ACQUASANTA"
Liricità, licenziosità e religiosità nella tradizione orale marchigiana
19) GASTONE PIETRUCCI-LAURITA PERGOLESI in
"MA COME E' GRANDE IL MARE SE TI DIVIDE IL MARE..."
La "via spinosa" della grande emigrazione marchigiana
con la partecipazione straordinaria di Marco Gigli, chitarra, voce, Roberto Picchio, fisarmonica
20) BALLADE TRIO (Marco Gigli-Alessandro Piccioni-Roberto Picchio)
"DA LORD RANDAL ALL'AVVELENATO"
Il misterioso percorso della ballata dall'Europa alle Marche.
Le ballate europee a confronto con le corrispondenti ritrovate da La Macina nelle Marche .
Con la partecipazione straordinaria di: Gastone Pietrucci
21) LA MACINA - ALLI' CARACCIOLO- MARIA NOVELLA GOBBI in
"SONO MISTERIOSA COME TUTTI"
Recital-Concerto per la Festa della Donna
Con la partecipazione straordinraia di Marco Gigli, chitarra, voce
22) LA MACINA & L'ALTRA PARTE DEL CIELO in
"IO VORREI CHE SULLA LUNA..."
Cantata per sei voci femminili: Franca Medi-Maria Rosa Milani-Luciana Petrini-Maria Pia Piccioni-Graziana Savini-Beatrice Torbidoni su repertorio de La Macina.
Con la partecipazione straordinaria di Gastone Pietrucci, voce, Adriano Taborro, chitarra, mandolino, Marco Gigli, chitarra, voce.
23) GASTONE PIETRUCCI-LA MACINA in
" LA VOCE, LA MUSICA, LA POESIA"
Omaggio a Domenico Modugno, Lugi Tenco, Piero Ciampi, Fabrizio De André
Modugno, Ciampi, Tenco, De André: quattro destini d'autore nella canzone del Novecento, quattro vie maestre, pur nelle profonde distinzioni tematiche e di stile, che hanno le trame del vivere come denominatore comune, tra solitudine e amore, tra desolazione e meraviglia, tra incanto e sconfitta. Modugno, pugliese di Polignano a Mare, dove era nato nel 1928; Tenco piemontese di Cassine dove era nato nel '38; Ciampi toscano di Livorno dove era nato nel '34, De André ligure di Genova Pegli dove era nato nel '40. Ognuno ha segnato un sentiero indelebile proprio considerando quel tanto di estraneità - soprattutto Ciampi - e di ruvida adesione sociale. L'opera dei quattro chansonnier è attraversata da una nuova ricerca interpretativa e da un'intensa adesione a quegli universi tematici, testuali e musicali anche in virtù dei ponti di congiunzione costituiti dal "parlato" del narratore che tenta di illuminare i quartieri del senso e le "isole" di verità e bellezza che le canzoni contengono e conservano, nonostante il passare del tempo. Il concerto: “La voce, la musica, la poesia” nasce dalla vocazione profonda di chi si ostina a confermare la solidità della parola e la tremante libertà della musica nel cuore della vita di ognuno, e vuole rendere un doveroso omaggio a questi quattro grandi artisti che hanno determinato ed influenzato la canzone italiana del secondo Novecento. (Francesco Scarabicchi).
24) GASTONE PIETRUCCI in
"LA CANZONE POPOLARE COME INCANTO, RACCONTO E CANTO"
Nel canto, la memoria... (Lezioni-concerto)
Con la partecipazione straordinaria di Marco Gigli, chitarra, voce
25) GASTONE PIETRUCCI-MARINO & SANDRO SEVERINI in
" DU' CHIACCHIERE E DU' CANZONI"
La storia di un grande progetto e di una grande amicizia
26) LA MACINA in
LA MACINA "A LA CARTE"
Speciale Menù-Concerto de La Macina.
Con questo incredibile, indito ed azzeccatissimo concerto "a la carte" il pubblico potrà"ordinare" a suo piacimento le canzoni dallo sterminato repertorio de La Macina, come da un ipotetico e ricco "menù", a formare la scaletta del Concerto e ad essere parte attiva della festa e del gioco.
27) GASTONE PIETRUCCI-ALLI' CARACCIOLO-MARIA NOVELLA GOBBI in
"CIELI DITE PERCHE'?"
Per il Giorno della Memoria
con la partecipazione straordinaria di Marco Gigli, chitarra, voce, Adriano Taborro, chitarra, mandolino, violino
28) GIORGIO CELLINESE & LA MACINA in
"JEMECE A FFA' UN SONNELLINO IN FONDO ALLO STAGNO..."
Racconti e tradizioni popolari atriane della Famiglia Cellinese attraverso la voce, i ricordi, il canto di Giorgio Cellinese, accompagnato da La Macina
29) GASTONE PIETRUCCI-LA MACINA
in
DA “TUTO E’ CORPO D’AMORE” A “EL VIVE D’OMO”
Dal canzoniere poetico di Franco Scataglini musicato ed interpretato da La Macina.
Perché Scataglini
E’ stato giustamente rilevato che l’opera in versi di Franco Scataglini, dalla prima raccolta E per un frutto piace tutto un orto (’73) al suo poema-culmine El sol (’95), si sviluppa secondo un ascendente verticale: dal patimento carnale, nelle forme più dure dell’esproprio e della penuria, alla nuda espressione di un valore per cui la vita coincide esattamente con il senso della poesia. Non perché la poesia sostituisca o surroghi la vita ma, al contrario, perché imponendosi con forza invasiva essa ne restituisce tutto lo spessore e il pulsare lancinante.
All’apice di un lungo viaggio dentro l’esistenza, le immagini terminali della Rosa e del Giardino sono, per Scataglini, come l’antipode e il riscatto di quelle che ne ferivano crudamente l’avvio, vale a dire il Carcere, il Mattatoio e il Labirinto in cui l’uomo si aggirava accecato, senza requie e destino, alla pari di un Minotauro.
Sono, queste, immagini della cultura classica (e Scataglini fu in effetti poeta di straordinaria raffinatezza) ma traslate in una lingua che si origina da dentro e dal basso. E’ la lingua medesima dei provenzali e di Dante ma, nello stesso tempo, è il bacino in cui rampollano da sempre i dialetti, gli idiomi di un’atavica civiltà rurale e artigianale. Inimitabile è la pronuncia del poeta anconetano ma è di lì che deduce la sua materia prima; ed è lì che La Macina lo incontra, nell’intersezione di carne esplosa e struggente spiritualità, nella speciale risonanza che fa della voce popolare un segno di aristocrazia.
Non si tratta, da parte della Macina, di un meccanico mettere in musica Scataglini, ovvero di illustrarlo (che sarebbe operazione parassitaria, persino temeraria); si tratta, semmai, di interpretarlo e, alla lettera, di tradurlo, come farebbe un pittore, uno scrittore o appunto un musicista che si ispirasse esplicitamente alla sua opera.
Infine è un modo per tornare a leggerlo, per accogliere il senso della sua perdurante eredità.
Massimo Raffaeli – Francesco Scarabicchi
Ideazione e Regia di Gastone Pietrucci.
con
Gastone Pietrucci-La Macina
e la partecipazione straordinaria di
Marino Severini, voce, chitarra
e di
Milena Gregori, voce fuori campo.
30) GASTONE PIETRUCCI E ORCHESTRA GIOVANILE DELLE MARCHE DIRETTA DAL MAESTRO STEFANO CAMPOLUCCI
in
“EL GATTO MAMMONE...” .
Favola marchigiana in musica.
Musiche originali: Stefano Campolucci.
Gastone Pietrucci, voce recitante.
Orchestra Giavanile delle Marche diretta dal Maestro Stefano Camplucci:
con la partecipazione di
Marco Gigli, chitarra
e Roberto Picchio, fisarmonica del Gruppo “La Macina”.
Direttore e concertatore: Stefano Campolucci.
31) CONCERTI MONOTEMATECI DE LA MACINA in
a) " JE SE VEDEA LE PORTE DELL'AFFANNO..."
Canti satirici e licenziosi della cultura orale marchigiana.
b) "C'ERA UNA VOLTA CATERINA NERINA BAFFINA DE'LA PIMPIRIMPINA..."
Tiritere, canti, filastrocche, conte, giochi cantati, favolette a formula e a chiapparello, cantilene, scioglilingua, rime, poesie religiose, ballate, canti rituali di questua, balli, canti iterativi ed enumerativi, ninne-nanne del mondo infantile marchigiano.
c) "E PIANGERO' PER LUI SPIETATAMENTE..." / I CANTI DELL'ANIMA"
Canti religiosi della cultura orale umbro-marchigiana.