Salvatore ESPOSITO , Folk Bulletin , Anno XVII, Numero 227, Dicembre 2006. Recenzione all’"Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto" (Vol. II)

AEDO MALINCONICO ED ARDENTE, FUOCO ED ACQUE DI CANTO, VOLUME 2
Gastone Pietrucci e La Macina
Storie di Note/SuoniMusic/ SDN054, 2006
FOLK TRADIZIONALE MARCHE
Insignito del bollino FBis! 2006 (Disco raccomandato da FB Folk Bulletin)

Il lavoro di ricerca di Gastone e la sua voce, sono una luce quasi accecante in un'epoca buia senza memoria del passato e senza futuro come la nostra e senza dubbio rappresentano una delle più importanti realtà della musica tradizionale della nostra penisola.

"Dopo il grande consenso artistico ricevuto dal primo volume della trilogia "Aedo Malinconico ed Ardente, Fuoco ed Acque di Canto", Gastone Pietrucci ha dato alla stampa per l'etichetta Storie di Note l'atteso secondo volume. Interprete e ricercatore rigoroso della tradizione marchigiana, Pietrucci insieme al suo gruppo La Macina, negli ultimi anni ha dato via ad una nuova fase artistica della sua carriera con l'intento di riconsegnare alla gente i canti della sua terra per evitare l'oblio del tempo.
Questo nuovo volume, anch'esso registrato in presa diretta, pur ponendosi sulla scia del primo con riprese di brani inediti e nuove elaborazioni di brani già incisi in passato, presenta l'importante novità dell'inserimento di due brani fuori dal repertorio marchigiano de La Macina ovvero: "Pan Pentito", proveniente dal repertorio toscano dell'indimenticata Dodi Moscati e "Unter Dayne Vaise Shtern", commovente canto della tradizione Yiddish scritto da Sutskever e Broda cantato in duetto con Moni Ovadia e tradotto in italiano da Pietrucci con il titolo do "Sotto La Tua Bianca Stella". Dal primo volume ritroviamo con piacere i Gang con Marino (che duetta con Gastone in "La Sposa Morta") e Sandro Severini (che suona la chitarra eletrrica in "Bello Lo Mare e Bbella La Marina") ma soprattutto Giovanna Marini che impreziosisce con Moni Ovadia la splendida "La Bella Leandra" mentre le novità sono rappresentate dalla presenza di Allì Caracciolo "relegata" alla Ghost Track perché "... abitare una traccia fantasma è il luogo deputato della poesia..." e da altri ospiti come il sassofonista Federico Mondelci e da due ottimi strumentisti come Fabio Verdini e Francesco Caporaletti (entrambi già membri dei Gang con i fratelli Severini).
Nel corso dei tredici brani (compresa la traccia fantasma), si incontrano oscuri racconti accomunabili alle murder ballads scozzesi ("La Sposa Morta" e "Il Marito Giustiziere"), storie di ragazze rapite che diventano regine ("La Bella Leandra") e di fugaci incontri notturni ("Convegno Notturno"), ma soprattutto canti di emigrazione ("La Maledizione Della Madre") e di lavoro ("Bello Lo Mare e Bbella la Marina").                                               E' questa la voce della gente, è questa la musica popolare che un tempo passava di bocca in bocca. La stessa che colpì quasi per caso anche il poeta Giacomo Leopardi, di cui troviamo la trascrizione di "Facciate Alla Finestra Luciola" contenuta ne "Lo Zibaldone" e magnificamente messa in musica da La Macina, e che oggi colpisce noi toccando il nostro cuore, con le sue storie senza tempo in cui amore, morte e struggimenti si confondono nella poesia.
Il lavoro di ricerca di Gastone e la sua voce, sono una luce quasi accecante in un'epoca buia senza memoria del passato e senza futuro come la nostra e senza dubbio rappresentano una delle più importanti realtà della musica tradizionale della nostra penisola.

Salvatore Esposito, Folk Bullettin, Anno XVII, Numero 227, Dicembre 2006