Paolo ZACCAGNINI , Diario, Anno X, N. 46/47, 9 Settembre, 2005

UNA BELLA GITA INTORNO A SAVONA
Avion Travel, Magoni e Spinetti, Gang/Macina e tanti altri. Dal palco del Club Tenco diventa disco un omaggio al padre del Quartetto Cetra

"[...] Inciso durante il Tenco del 2004, Seguendo Virgilio - Dentro e fuori il Quartetto Cetra è un disco di cui poco si parlerà, ma va annoverato tra i lavori più riusciti e stimolanti di quest'anno, la dimostrazione che classe, impegno e intelligenza non hanno limiti di tempo. [...]    

                                           

[...]  Lasciamo ad altri, legioni, le disquisizioni politiche, qui ci corre far elogio di un disco destinato altrimenti alla clandestinità però prezioso perché permette di conoscere meglio i diversi aspetti della longeva carriera di Savona. Curato da Enrico de Angelis, animatore del Premio Tenco e garanzia per chi in Italia ama la musica di qualità, Segueno Virgilio è un lavoro che in 12 brani fa il periplo dell'universo musicale, e non solo, di Savona, grazie ad artisti che il grande pubblico purtroppo non conosce e riconosce rimbambito come è dalla paccottiglia proposta dalla moribonda discografia nostrana. Il viaggio comincia con un pezzo purtroppo chiarovveggente, Troppi affari Cavaliere
, che risale al 1954 e Peppe Servillo e i suoi formidabili compagni della Piccola Orchestra Avion Travel hanno saputo permeare di humor, tragico visti i tempi, e prosegue con uno dei capolavori del Quartetto Cetra, I ricordi della sera
del 1961, che Pietra Montecorvino rantola con rara efficacia così come Petra Magoni, una delle voci più valide in circolazione e non solo in Italia, e Ferruccio Magoni, contrabassista della già citata Piccola Orchesra Avion Travel, rivitalizzano Il cammello e il dromedario, storiellina leggera ma non troppo del 1963. A Samuele Bersani e alle tre Balentes è toccato Sette piccole streghe mentre Leonardo Manera ripropone con verve, comica come la sua professione, un classico quale Però mi vuole bene, ovvero l'amore può essere non solo cieco e sordo ma anche fortemente assassino, tutte e due risalenti al 1964.
Negli anni Sessanta, nonostante il giusto perdurare del successo televisivo, Savona avvia una carriera solista dal forte sapore politico che qui è ben rappresentata da Sciabola al fianco, pistola alla mano datata 1969 e che l'ineffabile Caparezza propone drappeggiando da par sua in modo molto divertente, ispirato e assai antimilitarista, mentre iprofessorcantautorinterist Roberto Vecchioni - ha insegnato a Paola & Chiara, nessuno è perfetto - è ricorso a Quinto Orazio Flacco, al suo componimento Dove andate?,
per inchinarsi dinanzi a Savona. Evviva lo scopone, il testo è firmato Leo Chiosso, è del 1971, ma grazie ai Lou Dalfin, uno dei segreti più preziosi della nostra musica pesante, e alla loro ghironda sembra una ballata contadina d'altri tempi, quando nei campi non c'erano concimi chimici, mucche pazze e polli influenzati, danza allegra quanto scomposta: del 1972, e dal primo disco solista di Savona, E' lunga la strada, brano che dava il titolo al lavoro, che i Macina-Gang rendono ruvidamente, splendidamente rock,  così come Alessio Lega con i Mariposa rivitalizza la vagamente, ma non troppo, mastersiana Il testamente del parroco Meslier. Chiusura con il fine Carlo Fava, Le burle tratta nel 1984 dall'Opera delle filastrocche di Gianni Rodari, profondamente antimilitarista, e l'interessante Stefano Vergani alle prese con La vocazione
, brano satirico che sa tanto di Becco giallo che Michele L. Straniero cantò nel 1988 e che vide Savona autore delle musiche.
Gran gioiello, questo Seguendo Virgilio, prestategli orecchio.

Paolo Zaccagnini, Diario, Anno X, n. 46/47, 9 settembre, 2005