
a La Pasquella - b Saltarello
GIORGIO CELLINESE & LA MACINA, 2008
JEMECE A FFA’ UN SONNELLINO IN FONDO ALLO STAGNO
ANCORA DISPONIBILE (560 COPIE)
- Cuculo mio cuculo…
- Annina ha fatte tarde… (serenata)
- Cialvavì cialvavì…
- Benediciamo a Cristoforo Colombo….
- La pesca dell’anello (Nigra 66)
- Cummara Gatta cummara Gatta…
- Mo’ t’acconde la favule de cummara Gattucce…
- Ahi mammà ahi papà…
- Ahi mammà ahi papà…
- Trapanarella
- Signor capitano prepara un bel lettino…
- Caro bon cappitano ‘na grazia io te cerco…
- Cecilia (Nigra 3)
- Questa è la favola de mamma Prudenze…
- Pertesinella
- Gran cordojo (Passione Italia Centrale II)
- Cappuccetto rosso
- Fa’ la nanni fa’ la nanne…
- Fa’ la nanni fa’ la nanni…
“Il luogo di confluenza tra ricordo e memoria segna la storia di quella iniziatica salvezza che conduce le cose fuori dal gorgo della disperazione. In tale luogo si porta Giorgio Cellinese, che con questo dono ci rilascia, come li avesse tenuti prigionieri in sè fino a poco fa, i ricordi di quella che era solo la sua infanzia e che ora diventa il punto di storia. Giorgio, ricercatore che affianca la poderosa ricerca di Gastone Pietrucci, si pone con questo lavoro a mezzo campo tra quel ricercatore che dunque è, e l’informatore che è prezioso che sia, con il magico portato delle sue alchimie, dell’andante coralità delle sue sirene, madre e zie, della sobria scansione maschile, con la grazia del racconto, sia esso in forma di canto, che parlato. E racconto è il suo canto, lui che non nasce cantore, lo diviene nella mappa della memoria a fissarne il disegno, trasportarlo dalle rive della tenera perduranza del ricordo, a quelle della scienza del conservare. Grazia è anche quella sua lingua gentile, che fa della inintelligibilità di molte parole l’andamento musicale di una misteriosa arcaicità. L’enigmatico canto delle Sirene, appunto. Egli compie ciò con la limpidezza delle pietre sul fondo del torrente, che fanno dubitare della presenza dell’acqua tanto essa è tersa, o della in/consistenza delle pietre tanto esse sono trasparenti. Il solare doppio d’acqua del riparato, protetto, ‘fondo dello stagno’. “