
a La Pasquella - b Saltarello
La Macina , 1998
JE SE VEDEA LE PORTE DELL’AFFANNO…
- Serenata
- Io me ne voio anda’ pel mondo sperso…
- Il falso pellegrino (Bernardo)
- L’amante confessore (Nigra 97)
- La formiga che gira nel prado…
- Catarinella ero Catarinella so’
- Cecilia (Nigra 3)
- a. Pipiccinterra maestro della terra – b. Polca – steep
- Ninna – nanna del Venerdi’ santo
- a. Cantamaggio – b. Saltarello finale di richiesta
ANCORA DISPONIBILE IN CD (110 COPIE) E IN CASSETTA
“[…] Chiunque abbia veduto un’acquaforte di Bartolini e un cielo di Osvaldo Licini, chi abbia letto le estasi carnali di Olimpo da Sassoferrato o di Scataglini, chi abbia infine ascoltato una volta la struggente ambivalenza di un organetto e voce contadina, sa già qual’è la costellazione de La Macina, quali i suoi riferimenti. Parole/suoni/immagini che dicono le semplici e arcaiche occasioni della vita, l’amore, la morte, la fatica del lavoro, il pensiero e la preghiera, la gioia del corpo; e le fissano in via definitiva, ritrovandole ogni volta nell’utopia melodica del puro esserci, dove storia e natura, io e mondo sono ormai una cosa sola. Una sola necessità di canto.”
Massimo RAFFAELI, dalla prefazione al disco, Je se vedea le porte dell’affanno…, M.C.M. Records-050-W6, 1998.