
a La Pasquella - b Saltarello
Gastone Pietrucci – La Macina , 2002
AEDO MALINCONICO ED ARDENTE , FUOCO ED ACQUE DI CANTO – Vol. I
ANCORA DISPONIBILE (75 COPIE)
- Bella sei nada femmena… (dedicata a Valeria Moriconi)
- a S’io fossi una formica – b Monaca a forza
- Ramo de fiori e rrose d’amor…
- La guerriera (Nigra 48)
- Io me ne vojo andà pel mondo sperso…
- Benediciamo a Cristoforo Colombo…
- Collage di canti del repertorio minore della filanda jesina
a. Io vorrei che sulla luna…
b. Tutti ce dice a spasso a spasso…
c. E è lle cinque ‘lle sei se scioglie…
d. E mamma mia porta l’argè’ e la catena…
e. Mentre che io pesacavo tra Napoli e Mmessina…
f. O mamma mia vojò mmarido…
g. Il mare è torbido l’acqua è turchina…
h. Senti ‘l mio caro Adolfo…
i. O mamma mamma preparami le fasce…
j. Cattivo custode (Nigra 50)
k. Io vorrei che sulla luna… - Cecilia (Nigra 3)
- Il marito tosato
- a Mentre che rastrellava – b La ballata del brigante Pietro Masi detto Bellente (G. Gasparrini)
- Sotto la croce Mmaria…
- Dormi dormi core mia…
- Bovi bovi…
- ‘Stanotte mi sognai ‘na bbella fata…
Canti della cultura orale marchigiana.
Con la partecipazione straordinaraia di:
ROSSANA CASALE , GIOVANNA MARINI , MARINO E SANDRO SEVERINI (GANG) e RICCARDO TESI
“Questo primo volume, che seleziona un lungo tratto del lavoro di Gastone Pietrucci e La Macina, sembra deliberatamente nascere sotto il segno di Saturno. Non vi esplodono, infatti, gli apici della gioia e del dolore ma vi si accampa il sentimento alonato della malinconia, alla stregua di un pensiero dominante e, persino, di un segno araldico. E’ come una crinatura d’autore che, per la prima volta, permette alla voce solista (sombre, scura, torturata) di uscire dal coro senza doversene emancipare, perciò restando una vove de La Macina e, nello stesso tempo, la voce de La Macina. Una riconoscibile monodia, partecipe e consanguinea, però di sussultante polifonia. […]
[…] E’ il tesoro cantato da un aedo ardente e malinconico (si è pure detto). Ma ardente proprio per paradosso, per il colmo stesso della malinconia. E viceversa.”
Massimo RAFFAELI, dalla presentazione al Cd, “Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto” Vol. I, SDN024, 2002
“[…] Mai s’è sentita la voce di Pietrucci così arrochita e convincente, un binomio di ancestralità e inflessioni dell’oggi che ha pochi riscontri, adesso, nel Bel Paese. […]
Guido FESTINESE, L’aedo marchigiano, WorldMusic, n. 59, Marzo-Aprile, 2003
[…] Gastone Pietrucci. un canto che pur rivelandosi carico di uomini e di eventi, si leva solitario alle pacatezze lunari dei notturni, fino a risuonare eco nel vuoto cosmico. Ascoltarlo è percorrere i deserti con l’erompente cognizione dell’incontro”.
Allì CARACCIOLO, La scrittura del canto, dalla presentazione al CD, “Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto”, Vol. I, 2002